Ciao Orazio...

Oggi è d'obbligo un'altra notizia, e non è buona come quella di ieri. Purtroppo è morto Orazio di Grazia, il famoso "vecchietto con la bici" che ogni giorno andava da Nicolosi a Catania e poi da Catania tornava a Nicolosi sempre sulla sua bici carica dei prodotti della sua terra. Era un grande uomo, semplice e umile, che dopo la grave perdita del suo amore ebbe come compagna di vita la sua bicicletta.
A 85 anni affrontava ogni giorno tutta quella strada (la quale comprende una salita di 16 km con 700m di dislivello) caricato di peso, da solo con la sua bici in balia dei mezzi a motore di cui è stato anche vittima di incidenti. Nonostante questo si è sempre rialzato, i catanesi lo hanno sempre visto durante quelle che per noi possono essere imprese ma per lui erano vita quotidiana. Quanti di noi ci riuscirebbero?
Nella mia città molte persone sono così comodiste da usare i mezzi a motore anche per cinquecento metri. Per me Orazio è un esempio da seguire, con la sua vita ha dimostrato che nulla è impossibile o troppo duro se si vuole. Mi è rimasta impressa questa sua frase, che per me significa molto e che condivido perfettamente:

"La bicicletta è la mia libertà, nessuno può capire, è l'unica cosa di cui ho assoluto bisogno, è un impulso più forte di me, è la mia vita. Io la bicicletta, la strada, il cielo, il vento...il resto non conta"
Orazio di Grazia

Anche se non pedala più con noi resterà sempre nel cuore di ogni persona che l'abbia conosciuto, per me è accanto a grandi campioni come Pantani e Bartali, è un esempio di vita sana e pura, forse quella che oggi ci viene proposta di meno.
Grazie Orazio per tutto quello che hai fatto per noi, pedalerai sempre nei nostri cuori!