I casini di Casini



Ieri sono venuto a conoscenza di uno dei tanti avvenimenti tristemente divertenti che capitano ai nostri politici, stavolta vi parlo dell'UDC, il partito d(e)i Casini!
Il politicante di turno stavolta è John Balzarini, un industriale e candidato alle europee per l'UDC. Questo partito è spettacolare, parlano di famiglia e valori tradizionali quando il leader (per citarne uno) ha avuto due mogli e quindi due famiglie, tra l'altro la prima era già sposata! Evviva la faccia tosta...
John Barberini ha trascorso il weekend ad Acireale per una convention, in cui ovviamente ha parlato di tante belle cose del suo partito, e dopo, tanto per dare il buon esempio e rimanere fedele alla sua parola, è andato in un locale, il "River", molto conosciuto in zona per la presenza di donne, pali e il resto ve lo lascio immaginare... E' facile farlo anche perché è arrivato un conticino di 4000 euro che per giunta è stato pagato in parte. A concludere la serata una bella rapina in auto, in cui il poveraccio ha perso 6000 euro. Agli investigatori ha detto che erano "i soldi per la signora delle pulizie", infatti deve avere proprio un personale costoso, soprattutto se lavora in notturna...
Di questa vicenda non mi interessano i particolari e le minime sfaccettature, la cosa che fa preoccupare è l'atteggiamento di queste persone che predicano bene e poi sono i primi a fare quello che criticano...
UDC... Unione Dei Coerenti...

Qui un po' di informazioni by Marco Travaglio sugli eurocandidati dell'UDC...

Zoo UDC

L'Udc ha Magdi Allam, il quale anche lui non ha nessun problema di tipo penale etc.: forse è un po’ tanto invasato, ha una rubrica che si chiama Il Crociato, ha un partito che si chiama Protagonisti per l’Europa Cristiana e si propone di dichiarare non leciti eticamente addirittura il divorzio e le unioni tra omosessuali e ha sostenuto, in nome del dialogo con l’Islam, che l’Islam moderato non esiste e che l’Islam non è una vera religione buona e anzi il Corano è un libro che incita all’odio, alla violenza e alla morte. Forse buttare benzina sul fuoco con un personaggio così stravagante non è il caso, di questi tempi!
Poi c’è Ugo Bergamo: Ugo Bergamo non lo conosce nessuno, è un Avvocato, un ex Sindaco di Venezia della Democrazia Cristiana, un ex parlamentare dell’Udc che dal 2005 siede nel Consiglio Superiore della Magistratura e ha avuto un ruolo fondamentale nello sparare a zero contro i magistrati di Salerno, il giorno stesso in cui perquisirono il palazzaccio di Catanzaro.
Promise di provvedere immediatamente per rimuovere questo bubbone (i magistrati onesti di Salerno), anticipò allegramente il giudizio, come già aveva fatto la signora Letizia Vacca, contro Clementina Forleo e Luigi De Magistris e poi fu di parola, perché infatti Nuzzi, Verasani e Apicella furono tutti cacciati. Questo maestro di morale in casa altrui era anche passato alle cronache perché, nel 2002, mentre in Senato si approvava la Legge Cirami, lui fu beccato come pianista: era una specie di piovra di Laoconte, che votava con molte mani e molte braccia per i vicini assenti e quindi, naturalmente, era proprio la figura morale ideale per insegnare l’etica ai magistrati di Salerno.
Poi c’è Ciriaco De Mita, il quale è uno spettacolo vivente: ha 82 anni, è in Parlamento da 46 anni, si è fatto 12 legislature, insomma è stato protagonista di quella meravigliosa ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia. Si è salvato per molte prescrizioni e, soprattutto, per l’amnistia dell’89 da Tangentopoli per tutti i finanziamenti illeciti che la DC prendeva prima dell’89 e quindi prima che fosse tutto amnistiato e insomma, è proprio una giovane promessa della politica che si affaccia sul campo, pronta a dare il suo contributo al rinnovamento delle classi dirigenti!
Sempre nell’Udc c’è Giuseppe Naro, che è un messinese che ha una condanna definitiva a sei mesi per abuso d’ufficio, in quanto avrebbe acquistato.. anzi, la sentenza è definitiva, degli ingrandimenti fotografici, 462 ingrandimenti fotografici con denaro pubblico per 800 milioni di lire e poi ha avuto due prescrizioni in altre due inchieste e quindi, naturalmente, è pronto, anche lui, per l’Europa.
Poi c’è Ferdinando Pinto, che è stato processato -e poi con fasi alterne alla fine è stato assolto, perché mancavano le prove - per aver incendiato il Teatro Petruzzelli. Ma nel processo civile che gli hanno intentato i proprietari del Teatro Petruzzelli, di cui lui era il gestore e il Presidente, è stato condannato a pagare 57 miliardi di lire alla famiglia dei proprietari: miliardi che non ha mai pagato, perché pare che il teatro non fosse assicurato.
L’altro giorno, proprio pochi giorni fa, si è aperto il 29 aprile a suo carico un altro processo penale, davanti al Gup di Bari, perché lui è accusato di aver depistato le indagini per procurarsi l’impunità nel processo sul rogo al Petruzzelli e lì la Procura ha chiesto il suo rinvio a giudizio per reati che vanno dal falso materiale e ideologico alla contraffazione di pubblici sigilli, alla calunnia, al falso giuramento della parte, alla falsa testimonianza, alla violenza privata e alla violenza semplice, il tutto aggravato dalla finalità di coprire le responsabilità del clan della Sacra Corona Unita e il famoso clan Capriati, quello del boss di Barivecchia.
Completa il quadro di questa meravigliosa squadra messa insieme dall’Udc Saverio Romano, il quale è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa in Sicilia, a Palermo, per i suoi rapporti insieme a Cuffaro presunti con il clan Guttadauro e, in più, è sotto osservazione per certe dichiarazioni che ha fatto il figlio di Ciancimino su certi regali in denaro che sarebbero arrivati, tra gli altri, anche a lui, anche se lui legittimamente nega.
C’è poi Angelo Sanza, sempre nell’Udc , che è lì da undici legislature, un quasi De Mita: un quasi De Mita lucano che ha passato una serie di partiti e che era uscito da Tangentopoli perché si era accertato che aveva ricevuto 200 milioni dal finanziere Florio Fiorini, ma un giudice molto spiritoso aveva stabilito che, essendo soldi arrivati da una società estera, allora non costituivano reato e poi la Procura di Milano fece appello contro questa sentenza stravagante, ma lo fece fuori termine e conseguentemente Sanza se la cavò e anche lui lo riportiamo, se tutto va bene, in Europa, visto che è in Parlamento ininterrottamente soltanto dal 1972, quando molti di voi credo non fossero mai nati, lui era già lì.
Dimenticavo Emanuele Filiberto di Savoia: non mi pare di dover aggiungere niente, insomma Emanuele Filiberto di Savoia, quello di “ Ballando con le Stelle”, quello.. Emanuele Filiberto di Savoia, quello lì, quella testa coronata potremmo definirlo.

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