Acireale: morte di tre bar e situazione del centro storico



Ciao a tutti! Questa è l'ultima settimana di campagna elettorale, infatti nel prossimo weekend si deciderà chi sarà a guidare la città per i prossimi (in teoria) cinque anni. Per questo motivo in questi ultimi giorni il blog si dedicherà a questo evento e quindi solo ed esclusivamente ad Acireale.
Oggi voglio evidenziare un aspetto da non sottovalutare che mi ha lasciato molto perplesso, ovvero la chiusura di tre servizi di ristorazione in pochissimo tempo.
Sono morti tre bar: il Caffè del Duomo, l'Eldorado e la Rosticceria del Corso. Come mai? A dirvi la verità per il primo me lo aspettavo perché la qualità del servizio non era il massimo e nemmeno il minimo, però per gli altri due è stata una sorpresa. Nella vetrina dell'Eldorado c'è la scritta "chiuso per inventario" da più di un mese, quindi dubito che si tratti di inventario; invece nella rosticceria, dopo settimane di chiusura inspiegata, c'è un bel cartello "affittasi".
Questa estate, mentre stavamo distribuendo i volantini per la Critical Mass, il gestore del Caffè del Duomo si era rifiutato di mettere i nostri volantini perché la zona a traffico limitato già presente in piazza Duomo lo danneggiava e non voleva sostenere qualcuno che la proponeva in tutto il centro storico. Secondo lui la gente si doveva fermare con il mezzo a motore davanti al bar per comprare, per questo era in perdita.


Però gli altri due punti di ristoro si trovavano in zone aperte al traffico, anche in questo caso gli acesi non potevano entrare con l'auto nel negozio? Direi proprio di no! Il motivo è molto più difficile da analizzare, ma va capito e risolto.
Il problema di base è che il centro storico sta morendo perché gran parte della cittadinanza lo sta distruggendo a colpi di inciviltà. Per le strade non si può camminare senza respirare aria inquinata, senza rischiare di essere investiti da auto e motorini, senza doversi muovere tra il posteggio selvaggio, senza imbattersi in episodi di bullismo, manifesti selvaggi e tante altre sgradevoli sorprese.
I cittadini vanno sensibilizzati e deve essere incentivato l'utilizzo di mezzi pubblici non inquinanti, biciclette e quant'altro non faccia danno alla città e ai suoi abitanti. Si deve ripensare una zona a traffico limitato intelligente, con servizi annessi, in modo tale che si esca dal coma.
La crisi va superata dai comuni, questi hanno il potere di aggravarla o renderla più morbida; andare in bici o prendere i mezzi pubblici porta tra i moltissimi vantaggi quello del risparmio, che porterebbe senza dubbio una rinfrescata all'economia della città. I soldi buttati per mantenere l'automobile potrebbero essere spesi in altro modo e gli altri settori, primo tra tutti il turismo, ne avrebbero grandi vantaggi.
Potrei scrivere per ore e ore e continuare su questo argomento, ci tornerò in seguito perché è veramente molto importante...
Il messaggio che voglio lasciare agli acesi è quello di usare la testa e non usare i mezzi a motore se non in situazioni strettamente necessarie, sarà un grande gesto di amore per la città, però contemporaneamente serve una classe politica matura che favorisca e assecondi le buone abitudini. Voglio vedere il sindaco andare al lavoro in bicicletta.
E' necessario un cambio di mentalità da tutte le parti. Tutto qui.

Pps: qui l'interessantissimo e fattibilissimo programma per la viabilità delle Liste Civiche a Cinque stelle.

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