Berlusconi vs. Matematica...

Oggi, visto che in questi giorni il premier Silvio Berlusconi e il resto della compagnia si difendono con la scusa famosa della sovversione del voto degli italiani, sarebbe veramente interessante parlare proprio delle elezioni con dei dati alla mano. Anche perché come al solito le notizie ci vengono date a metà, o meglio, i numeri non vengono letti in modo completo, ma solo come conviene.
In questo momento sono sul sito del Ministero dell'Interno e sto spulciando tra cifre e percentuali... Interpretiamo un po' di questi! Ha votato l'80,5% degli aventi diritto, quindi il 19,5% non ha votato, e poi le schede nulle e bianche sono state in totale il 3,7% circa. Poi se guardate sul sito del ministero, troverete un numero enorme di partitini o liste che si sono candidate e non hanno raggiunto il seggio, la percentuale di queste è, se li mettiamo insieme ai non votanti, di circa il 31%.
Adesso facciamo un procedimento molto semplice, la matematica non è un'opinione e ci regalerà un po' di piacere... Se il 19,5% della popolazione non ha votato e il 3% ha annullato, arriviamo al 22,5%. Se poi al 22,5% aggiungiamo il 9,3% dei partiti minori che non hanno ottenuto seggi, raggiungiamo il 31,8%. Di conseguenza, sottraendo al 100% il 31,8%, avremo il 68,8% dei cittadini rappresentati in parlamento (chi è che diceva di rappresentare il 68% degli italiani?). Questi voti però devono essere divisi tra i vari partiti, quindi il Pdl avrà circa il 28,7% sul totale aventi diritto, il Pd il 25,6%, la Lega Nord il 6,3%, l'Udc il 4,2% e l'Idv il 3,4%. Berlusconi, sempre se non togliamo quelli che lo hanno votato indirettamente (ad esempio l'ex An), rappresenterebbe il 28,7% degli italiani con diritto al voto, con la Lega il 35%, ma non è detto che rappresenti tutti i leghisti o chi sta con An.
Ora, dopo aver interpretato nella maniera corretta i dati, potrete notare qualche anomalia tra la matematica e le dichiarazioni del premier...