Il referendum? Lo politicizzo eccome!



Oggi è una data storica per l'Italia, stiamo tornando a sentire piano piano il profumo della democrazia e della normalità. Sono certamente parole eccessivamente ottimiste, so che il risultato di oggi è solo un piccolissimo passo verso il cambiamento, però è un inizio con il piede giusto.
Da quello che è successo, a mio modestissimo parere, si possono dedurre delle cose importanti: la morte dei partiti dell'antipolitica, la vittoria dei cittadini, della politica e della Rete.
I partiti sono morti perché con questi referendum si è dimostrata la loro inutilità, sono obsoleti quando si parla di vera politica e sono ancora convinti che le "direttive" agli elettori servano a qualcosa (oltre che ad umiliare la loro intelligenza). Al massimo nei partiti dobbiamo ringraziare quei pochi giovani che ancora ci stanno se si sono impegnati a dare una mano nonostante stiano nel sistema che ci ha portato a questa situazione.
I cittadini hanno agito autonomamente su temi di primaria importanza sebbene fino ad un mese fa su tv e giornali sembrava che oggi non ci dovesse essere nessuna votazione, è la vittoria dei comitati e dei gruppi locali che si sono fatti in quattro per informare e sensibilizzare più gente possibile già da anni come nel caso del referendum per l'acqua pubblica. E' la dimostrazione che i cittadini possono fare politica dal basso perché quando questa si occupa davvero della gente non c'è domenica di mare che tenga. E' il referendum della Rete, dello spirito civico e del passaparola fino all'ultimo parente e/o amico, di certo non è quello delle tv che hanno collezionato multe a raffica dall'Agcom... Sarà anche il referendum dei partiti di opposizione che vorranno strumentalizzare il risultato quando sono stati i primi a boicottare i referendum non permettendo l'accorpamento per un solo voto contrario proprio dell'opposizione che aveva pure tanti assenti. E' anche il referendum della coerenza sempre di quella che vogliono definire "opposizione", che nel 2007 diceva che dovevamo entrare nel nucleare di quarta generazione e che l'acqua è di dio ma a terra va gestita dai privati. E' finita anche per queste salme che continuano a cambiare bandiera in base alla convenienza (loro).
Questo referendum lo voglio politicizzare eccome, i cittadini hanno scelto che non vogliono l'acqua privatizzata e i profitti sull'acqua, che non vogliono il nucleare e non vogliono che la legge non sia uguale per tutti. Quattro cose semplici semplici, è la vera politica.
I nostri dipendenti si devono limitare ad obbedire ai cittadini, i loro datori di lavoro. Buon referendum a tutti i Cittadini, questo è solo l'inizio! W l'Italia! :)

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