Basta camminare...

Cammino per strada a Catania per andare all'università, dalla stazione c'è un quarto d'ora a piedi, e inizio a percorrere il lungo corso Sicilia... Superato qualche incrocio una schiera enorme di lavavetri in attesa che il semaforo diventi rosso, strade sporche, incurate, negli spazi accanto ad esse dietro gli alti muri di cemento forse un baraccopoli... Vado avanti, iniza il percorso con i portici, gente la valigetta che va a lavoro, banche, qualche negozio, qualche bar... Abbasso lo sguardo e vedo un signore in ginocchio, con un bicchiere in mano, che cammina piegato chiedendo l'elemosina... Lo rialzo e vedo subito fuori da un tabacchino un vecchietto che gratta freneticamente un gratta e vinci... Continuo a camminare e imbocco la via Etnea piena di negozi e palazzi maestosi, gente che guarda le vetrine, che esce dai negozi piena di buste... Dopo l'università un supermercato, all'ingresso una signora che chiedeva qualcosa da mangiare dopo la spesa, dentro è pieno di cose di ogni tipo... Noto che per comprare la frutta devi prendere dei guanti usa e getta di plastica e usare una busta sempre di plastica per ogni tipo di prodotto, c'è la macchinetta che li pesa per genere e stampa il prezzo... Prendo l'autobus per tornare a casa, la giornata è bellissima e dal percorso in collina si vede un panorama fantastico, il mare riflette la luce del sole e il verde degli alberi splende, poi dei cartelloni a bordo strada con progetti di residence e villette a schiera. Sono a poche fermate dalla mia, mentre altri scendono guardo fuori dal finestrino e c'è un anziano, di quelli che si vestono orgogliosamente con la giacca e la coppola, che rovista in un cestino della spazzatura... L'autobus va a rilento, la città è piena di suv ingombranti posteggiati male, allora iniziano a scorrermi davanti tutte le cose che ho visto in quelle poche ore insieme a quello che si sente ogni giorno... Pil, spread, consumo, crescita, debito, mercati... Tutto quello che avete letto è il risultato della combinazione di queste parole.
Poi ripenso a qualche settimana fa quando davanti a me era seduto un padre che portava sulle spalle la sua bimba di pochi mesi, che ad un tratto si è girata e ha iniziato a guardarmi e sorridere... E insieme la mia mente ritorna alle tante cose belle che in quella mattinata c'erano state e a tutte quelle che devono diventare il nostro futuro migliore, quelle che ti fanno capire che un sorriso è il modo migliore per affrontare anche i momenti più bui... :)
Basta camminare e ritornare su ritmi umani per aprire gli occhi, basta aprire gli occhi per capire che dobbiamo ripensare questo mondo!

Ps: è giunto il momento (e stavolta per tutti) di iniziare a familiarizzare con parole come decrescita felice, rifiuti zero, microeconomia, curva della felicità, mobilità lenta, ecc ecc... ;)

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