Che il Mediteraneo sia



E' un po' di tempo che vi volevo proporre questa canzone, per la quale ho sudato mesi e mesi a cercare tra i miei repertori di Linea Blu, uno dei pochi programmi decenti che mi fa viaggiare in mare ricordandomi l'estate anche d'inverno.
Questo brano di Eugenio Bennato, fratello di Edoardo, mi fa assaporare il Mediterraneo ogni volta che lo ascolto e mi fa immergere in tanti bei ricordi.
Il potere della musica unisce tutti i popoli, non solo del Mare Nostrum, e, nel caso di quest'ultimo, fa vedere quanto sia bella la diversità e come sia possibile amare culture diverse dalla propria, che sono presenti e mescolate nel nostro mare, anche a partire dalla musica.
Lo stile della melodia rispecchia il Mediterraneo e ci immerge perfettamente nei suoi paesaggi e nel calore dei suoi abitanti, così tanto che quando la ascolto mi emoziono per la bellezza e le sensazioni che fa provare un capolavoro del genere!
Avrei altre cose da aggiungere, ma non voglio anticiparvi la sorprendente bellezza del brano, perciò quello che ho scritto basta e avanza per un avvertimento della forte "tempesta" emotiva che scatena questa canzone!
Buon ascolto e buon Mediterraneo a tutti ;-)!

Il testo vi potrà aiutare a capire meglio certe parole del brano che sono in dialetto e potrebbero risultare difficili da comprendere per chi non è abituato a usarlo:

Che il Mediterraneo sia
quella nave che va da sola
tutta musica e tutta vele
su quell'onda dove si vola
tra la scienza e la leggenda
del flamenco e della taranta
e fra l'algebra e la magia
nella scia di quei marinai
e quell'onda che non smette mai
che il Mediterraneo sia
Andare, andare, simme tutt'eguale
affacciati alle sponde dello stesso mare
e nisciuno è pirata e nisciuno è emigrante
simme tutte naviganti
allez, allez il n'y a pas de barrière
nous sommes tous enfants de la même mer
il n'y a pas de pirate il n'y a pas d'émigrant
nous sommes tous des navigants
Che il Mediterraneo sia
la fortezza ca nun tene porte
addo' ognuno po' campare
d'a ricchezza ca ognuno porta
ogni uomo con la sua stella
nella notte del dio che balla
e ogni popolo col suo dio
che accompagna tutti i marinai
e quell'onda che non smette mai
che il Mediterraneo sia
andare andare alla stessa festa,
di una musica fatta di gente diversa
da Napoli che inventa melodia
ai tamburi dell'Algeria
allez allez à la même fête
d'une musique qui va et jamais s'arrête
de Naples qui invente sa mélodie
aux tambours de l'Algérie
Che il Mediterraneo sia
quella nave che va da sempre
navigando tra nord e sud
tra l'oriente e l'occidente
e nel mare delle invenzioni
quella bussola per navigare
Nina, Pinta e Santa Maria
e il coraggio di quei marinai
e quel viaggio che non smette mai
che il Mediterraneo sia
(al baar al albiad al mutahuassed)
Che il Mediterraneo sia
quella nave che va da sola
tra il futuro la poesia
nella scia di quei marinai
e quell'onda che non smette mai
che il Mediterraneo sia.

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