Andrea...



Visto che oggi è il giorno del mio ritorno sul blog e in questi giorni si è parlato molto di Fabrizio de Andrè per ricordare la sua scomparsa dopo dieci anni, vi propongo una sua bellissima canzone che mi è sempre piaciuta da quando ero piccolo.
Il brano è chiamato "Andrea", e vi devo confessare che solo recentemente, quando ho risentito questa canzone dopo tanti anni ne ho capito il significato, grazie anche a queste parole di Fabrizio:

“Questa canzone la dedichiamo a quelli che Platone chiamava, in modo addirittura poetico, i “figli della luna”; quelle persone che noi continuiamo a chiamare “gay” oppure, per una strana forma di compiacimento, “diversi”, se non addirittura “culi”. Ecco, mi fa piacere cantare questa canzone, che, per altro, è stata scritta per loro una dozzina di anni fa, così, a luce accese, anche a dimostrare che oggi, almeno in Europa, si può essere semplicemente se stessi senza più bisogno di vergognarsene.” Fabrizio De André durante il concerto tenuto al Teatro Smeraldo di Milano il 19/12/1992

Questa è una delle tante poesie di Fabrizio de Andrè, un manifesto della sua sensibilità per un argomento che non era facile da trattare in quegli anni, come nemmeno oggi lo è.
Altro sentimento profondo che esce da questa poesia, è quello antimilitarista, che mostra come la guerra sia la distruzione di tutto ciò che c'è di bello nella vita di un essere umano, l'amore tra tutti.
Adesso passiamo alle curiosità sonore! Io ho un vecchio CD di un concerto del 1979 a Firenze e Bologna, dove è stato registrato il brano e, cercandolo oggi su Youtube, ho scoperto che ne esistono due "versioni", la prima (video in alto) più lenta e sicuramente ballabile, mentre la seconda (video giù), che conoscevo io, più movimentata.
Inoltre negli altri testi che troverete su internet, il secondo verso sarà così: "Andrea s'è perso s'è perso e non sa tornare". Mi sono permesso di correggerlo visto che nella canzone (nel secondo video si nota di più) è come l'ho riportato io! Se qualcuno ne sa più di me, anche sulle due versioni diverse del brano (lenta e veloce), me lo faccia sapere!



Ecco il testo della canzone:

Andrea s'è perso s'è perso e non sa tornare
Andrea s'è perso e ha perso e non sa tornare
Andrea aveva un amore Riccioli neri
Andrea aveva un dolore Riccioli neri.

C'era scritto sul foglio ch'era morto sulla bandiera
C'era scritto e la firma era d'oro era firma di re

Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.
Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.

Occhi di bosco contadino del regno profilo francese
Occhi di bosco soldato del regno profilo francese
E Andrea l'ha perso ha perso l'amore la perla più rara
E Andrea ha in bocca un dolore la perla più scura.

Andrea raccoglieva violette ai bordi del pozzo
Andrea gettava Riccioli neri nel cerchio del pozzo
Il secchio gli disse - Signore il pozzo è profondo
più fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto.

Lui disse - Mi basta mi basta che sia più profondo di me.
Lui disse - Mi basta mi basta che sia più profondo di me.

1 commenti:

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