Canone Rai?!?!



Ciao a tutti! Oggi parliamo di un argomento molto attuale che in questi giorni sta fracassando la testa degli italiani. Non c'era trasmissione in cui fino a pochi giorni fa non ci ricordavano che si doveva pagare il canone Rai, tassa che diventa sempre più costosa e sempre più inversamente proporzionale alla qualità del servizio offerto.
A parte quest'ultima osservazione, di cui già vi avevo parlato tempo fa, ne vorrei fare un'altra, giusto perché mi tormenta un dubbio atroce. Da un po' di anni si stanno diffondendo sempre più tecnologie che mettono da parte la televisione e fanno posto a computer, telefonini e altri apparecchi di difficile giudizio. Ad esempio con un pc basta avere un ricevitore digitale terrestre usb e si ha la televisione sul computer. Ora mi chiedo, se voglio disdire l'abbonamento Rai, compilo il modulo, vengono a casa mia e mi sigillano la televisione, se c'è! Però, nel caso in cui avessi tutto nel pc, come fanno a saperlo? Si mettono a cercare un'antennino a casa mia? Mi sigillano il computer? Cosa dovrebbero sigillare? La porta dell'antenna, nel pc non c'è. E le porte usb servono a una miriade di cose, non hanno nessun diritto a toccarle, nè ci sono i canali in un pc (per fortuna). E in ogni caso non possono dimostrare l'utilizzo che ne faccio. Stessa cosa per i cellulari. Non possono intervenire su certi apparecchi.
A questo punto giungo alla conclusione che dovrebbe essere nella nostra coscienza scegliere di pagare un servizio pubblico pieno di pubblicità e in mano ai partiti, per giunta con programmi (eccetto rare eccezioni) di qualità sempre più scadente (tanto per non dire idioti o demenziali). Quindi, visto che è una tassa salata, ingiusta (non la pagano tutti quelli che la dovrebbero pagare e la si può non pagare facilmente) e il servizio è tutt'altro che per i cittadini, o la Rai torna senza pubblicità, senza partiti e con programmi degni di essere umano pensante, oppure non sta ai cittadini onesti averla sulle spalle. Onesto non è sinonimo di fesso...

2 commenti:

  1. La Rai (radio televisione italiana) è un servizio pubblico, che nonostante il via libera alla privatizzazione nel 1995, è ancora un organo mediatico in mano al popolo italiano. Costituisce un immenso patrimonio culturale del nostro paese, e anche se in minima parte (ma proprio minima) concede sprazzi di libera informazione e di contenuti dignitosi degni del proprio pubblico, anche attraverso le radio.
    Purtroppo la lottizzazione politica del network è una costante della sua storia, ma mi domando: quale governo e quale stato non ha mai usato la televisione come mezzo di propaganda politica e culturale?
    L'appiattimento culturale e il carico di disvalori dei contenuti trasmessi non è un fenomeno esclusivo della Rai. Purtroppo ancora è una tendenza dei media tv (pubblici e privati) di tutto il mondo globalizzato.
    Le strategie economico-politiche di questo interessato governo puntano ad affossare il servizio radio-tv pubblico, a vantaggio del polo monopolistico privato di Mediaset. Un fatto che già accade se si da un'occhiata ai conti della Rai.
    Smettere di pagare il canone significherebbe portare il servizio pubblico al collasso. Significherebbe condannare il pubblico televisivo italiano alla scelta dei soli 30 canali (col digitale terrestre) Mediaset e poco altro. Sarebbe la resa definitiva alla pessima rivoluzione culturale di questi ultimi 20 anni imposta dalla televisione.
    In Francia la tv pubblica è senza pubblicità da qualche mese. I suoi conti non vanno benissimo, ma per il pubblico funziona. Anche la Rai potrebbe prendere questa strada. Ma nel nostro paese, dominato da banche e classe dirigente, ci vorrebbe una nuova coscienza, una nuova mentalità e una nuova classe politica per trasformare la Rai in un vero servizio pubblico.

    quezal

    RispondiElimina
  2. Il dissesto della Rai potrebbe portare molti benefici se si ricominciasse da capo togliendo il marcio che c'è dentro ;)

    RispondiElimina

Regolamento per i commenti nel blog.
Non sono consentiti:
-Commenti contenenti linguaggio offensivo, contenuti razzisti, istigazioni alla violenza e alla delinquenza, messaggi pubblicitari e qualsiasi altro contenuto violante le leggi italiane e della convivenza civile.

Ricordo ad ogni utente che è vietato scrivere lo stesso commento più volte nello stesso post.

Il proprietario del blog è autorizzato a cancellare qualsiasi commento che infranga il precedente regolamento.