Siamo... Schifati!



Come promessovi, oggi spenderò due paroline sulla contestazione di ieri a Schifani analizzando qualche aspetto di quello che è successo, dopo di che vi lascerò a un comunicato del MoVimento 5 Stelle Piemonte.
Si stanno svolgendo in tutta Italia le cosiddette feste dell'unità, pagate con i nostri soldi visto che, nonostante con un referendum abbiamo detto di no ai finanziamenti pubblici ai partiti, hanno cambiato il nome chiamandoli "rimborsi elettorali". In una di queste feste a carico nostro il Pd (-L) ha invitato Renato Schifani, personaggio pubblico che diciamo non ha un passato molto chiaro e limpido, sul quale mi sembra giusto da cittadino potergli porre delle domande in merito, visto che è stato citato più volte per aver avuto contatti con persone condannate per mafia e questi non sono fatti da niente, come quello del ministro australiano che si è dimesso perché guardava siti porno. Inoltre ci sono 350.000 cittadini che dal 2007 attendono ancora che la proposta di legge popolare "Parlamento Pulito" venga uscita dai cassetti in cui giace, e chiedere che fine abbiano fatto mi sembra il minimo...
Ecco, in una festa democratica di un partito democratico, se dei cittadini volessero porgere delle domande agli ospiti ed entrare nel padiglione dove si svolge il dibattito, questo dovrebbe essere permesso. Invece no, quelle persone tranquille che volevano semplicemente avere due risposte, sono state accolte da servizi di sicurezza, polizia in tenuta antisommossa, insulti (eh si, gli insultati sono proprio i contestatori) e una sana dose di (non)democrazia. E' veramente divertente guardare la ridicolezza del Pd (-L), che invita ai dibattiti personalità molto dubbie come Schifani, impedisce ai cittadini di porre due interrogativi, difende Schifani che qualche anno fa addirittura si compiaceva per le contestazioni a Prodi, si chiude nelle elìte che si divertono a dibattere ore e ore su cose inutili, e potrei continuare così molto a lungo... Ma non posso vomitare qui che se no sporco tutte cose!
I partiti sono destinati a sparire perché non fanno più l'interesse dei cittadini, come potete vedere è tutta una messa in scena, uno squallido teatrino in cui, dopo lo spettacolo, gli attori vanno a bere e a mangiare insieme.

Ecco il comunicato del MoVimento 5 Stelle Piemonte:

"Il Movimento 5 Stelle ha aderito alla manifestazione contro l'intervento di Schifani alla “Festa Democratica” nel dibattito su istituzioni e legalità. La nostra intenzione, nel pieno rispetto della festa del Partito Democratico, era di poter rivolgere delle domande alla seconda carica dello Stato, quali la mancata discussione della proposta di legge popolare per un “Parlamento Pulito” sottoscritta da 350.000 cittadini italiani nel 2007 e chiarimenti riguardanti la sua vicinanza a persone condannate per mafia. Ciò è stato impedito, trattenendo diversi manifestanti fuori dall'area del dibattito da un cordone di Polizia in tenuta antisommossa.
Un nostro attivista, mentre Fassino e Giubilei gridavano “fascisti” e squadristi” alle persone che manifestavano all'esterno dell'area del dibattito dopo che era stato loro impedito di entrare, ha mostrato uno striscione che chiedeva conto delle 350.000 firme del primo V-Day. Nelle immagini, Ivan Della Valle è stato aggredito da un addetto alla sicurezza che lo ha spintonato e, con l'aiuto di un'altra persona, gettato a terra con una gomitata. Risultato: tanto spavento, una contusione al viso, camicia e cintura strappate. Contro l'energumeno “democratico” verrà probabilmente sporta denuncia. Gli atteggiamenti di Fassino e Giubilei, non stupiscono affatto, sono un ulteriore segno del degrado morale al quale siamo arrivati. Piuttosto fa rabbia e dolore vedere parte della base del partito, persone che si definiscono “democratiche” e “di sinistra” gridare “fascisti” a cittadini che manifestano dissenso e avversione alla mafia. La mafia non è solo questione di indagini e processi, ma anche di mentalità omertosa, e in quanto tale, connivente. Pensare poi che la questione politica si riduca ancora allo scontro tra fascisti ed antifascisti e tra destri e sinistri è non solo fuorviante ma anche offensivo. La legalità deve essere alla base di ogni nostra singola azione, ancor più la politica deve essere fatta con la certezza delle “mani pulite”. Questo è solo l'inizio, continueremo a lavorare per riprendere in mano la nostra Regione, il Piemonte, ed il nostro Paese. Loro non molleranno mai, noi nemmeno!". MoVimento 5 Stelle Piemonte

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